Quando il problema del paziente è quello di non avere lo stimolo dell’evacuazione per troppo tempo (1 settimana o piu’)e dover ricorrere a dei lassativi  per provocarlo si tratta molto probabilmente di stipsi congenita intestinale da colon lungo con rallentato transito fecale. Il cibo, dopo essere stato trasformato nello stomaco, passa nell’intestino sotto forma di bolo intestinale continua il suo percorso grazie a  contrazioni (i cosiddetti movimenti peristaltici) della muscolatura autonoma intestinale. Esistono tuttavia diversi fattori che interferiscono con la peristalsi, prolungando il tempo impiegato dal bolo per percorrere tutto il tratto intestinale fino all’ano. I fattori  che possono favorire la stipsi intestinale sono:

• vita sedentaria (che non stimola la “ginnastica intestinale”)
• dieta povera di fibre idrosolubili (che se presenti rendono il bolo più morbido e quindi più facile da far transitare)
• stress emotivo
• gravidanza
• dieta povera di liquidi
• alterazione della flora batterica intestinale

In molti casi, se si riesce a capire che è uno o più di uno di questi fattori a causare la stipsi, per guarire è sufficiente prestare attenzione alla vita quotidiana eliminando la causa che ha provocato i sintomi.
Se la modifica delle errate abitudini non dovesse risolvere il problema si può ricorrere (occasionalmente) ai lassativi, seguendo il consiglio del medico riguardo al tipo di lassativo più adatto al proprio caso, alle dosi e ai tempi di somministrazione.

I LASSATIVI

Esistono diversi tipi di lassativi che agiscono in modo differente:

• lassativi catartici: sono farmaci estremamente irritanti che arrivano a contatto della mucosa intestinale e la irritano in modo che si contragga violentemente per allontanarli. In questo modo l’intestino si svuota rapidamente ma possono nascere dei problemi intestinali dovuti all’infiammazione della mucosa. Un problema frequente è l’insorgenza di melanosi ( la mucosa intestinale si copre di macchie nere). Questo tipo di lassativo deve essere assunto solo occasionalmente e per tale motivo si sta cercando di educare i pazienti all’uso di farmaci meno irritanti.
• lassativi di massa: agiscono non sulle contrazioni intestinali ma sulla composizione delle feci. Se le feci hanno un volume maggiore e sono più morbide la peristalsi intestinale è più efficace e quindi il transito risulta accelerato. Questi lassativi sono a base di fibre idrosolubili che hanno la capacità di trattenere acqua nell’intestino, con un’azione simile a quella di una spugna che assorbendo l’acqua si gonfia.
• pro-cinetici: sono farmaci che agiscono sulla muscolatura che compie la peristalsi aumentandone la forza e l’attività.

Molti lassativi possono essere acquistati senza prescrizione medica mentre altri, come ad esempio i procinetici, devono essere prescritti dal medico. Prendere lassativi senza consultare il medico non è necessariamente scorretto ma deve essere un fatto occasionale, se l’assunzione di questi farmaci diventa cronica (quotidiana o quasi) allora è bene fermarsi e rivolgersi ad uno specialista per evitare di incorrere in effetti collaterali come ad esempio le melanosi. La chirurgia addominale in caso di dolicolon è riservata soltanto a rarissimi casi selezionati dove l’alterazione della qualità di vita del paziente è talmente importante da non permettere lo svolgere delle comuni attività quotidiane (viaggiare,lavorare, relazionarsi con il prossimo, etc.) In questo caso dopo un eventuale consulto e profilo psicologico, si puo’ proporre un intervento di chirurgia maggiore ad elevato rischio operatorio come la colectomia totale (asportazione di tutto il colon con conservazione dell’ampolla rettale)con ileo-rettostomia (cioè con una unione diretta tra il piccolo intestino e il retto). Trattasi di alta chirurgia  eseguibile sia per via laparotomica (aprendo la pancia)o con l’assistenza della video-laparoscopia.